Verso un’Associazione sempre più dinamica

Per i prossimi tre anni, il nuovo board di G.I.S.I. ha deciso di puntare sui giovani, su uno statuto flessibile e su servizi sempre più al passo con le esigenze degli associati. A parlarci nel dettaglio del suo programma, il Presidente Lino Ferretti

di Claudia Dagrada

Sono ormai alcuni mesi che in G.I.S.I. si è insediato il nuovo board, presentato lo scorso dicembre in occasione dell’Assemblea Generale. Alla guida troviamo quindi il nuovo Presidente Lino Ferretti, North Italy Sales Manager in Emerson Automation Solutions. Dopo aver brevemente descritto nel numero scorso di “Controllo e Misura” i punti salienti del suo programma per il triennio 2018-2021, abbiamo voluto incontrarlo per parlarne di persona.

Il suo programma toccherà diversi punti: ce ne è uno che reputa basilare, o comunque più urgente rispetto agli altri?
“Sicuramente ottimizzare il lavoro dei giovani, creando opportunità con le aziende e le università di ingegneria. Vogliamo permettere agli studenti che si affacciano sul mondo del lavoro di avere una formazione adeguata, promuovendo attività di stage presso gli associati. Il momento migliore per dar vita a questo incontro è sicuramente al termine del percorso universitario, prima che scrivano la tesi di laurea per intenderci. Mostrandogli cosa succede sul campo, li supportiamo nel passaggio dalla teoria alla pratica. Potremmo organizzare training dedicati all’automazione e alla strumentazione, sia per quanto riguarda la parte meccanica sia quella elettronica, in modo da abbracciare tutte le tecnologie trattate nelle loro tesi.”

Uno scambio reciproco: l’Associazione aiuta i giovani a entrare nel mondo del lavoro, e i soci possono contare su neolaureati con un’esperienza lavorativa acquisita grazie allo stage.
“Esattamente. Noi aiutiamo da una parte i giovani a crescere, soprattutto per quanto riguarda i nuovi simboli a livello tecnologico come Industry 4.0, e le società a scegliere le persone corrette da inserire nel proprio organico grazie agli stage. In sintesi, vorremmo agevolare e accelerare l’incontro tra imprese e nuova forza lavoro, a tutto vantaggio di entrambi.”

Passiamo ora a un altro punto saliente del suo programma, la revisione dello statuto dell’Associazione.
“La necessità primaria è quella di una gestione sempre più dinamica e flessibile dello statuto per far fronte rapidamente ai cambiamenti del mercato, muovendoci in modo immediato a seconda delle esigenze degli associati. Prendiamo l’esempio dei gruppi di lavoro, ovvero gruppi di soci che si incontrano per trattare un determinato argomento di interesse comune. Le modalità di attuazione ora sono vincolate da regole restrittive. Occorre quindi sviluppare i vari argomenti in modo più agile attraverso gruppi di studio di breve durata ma estremamente efficaci: si approfondisce la tematica del momento e la si conclude, per poi dedicarsi ad altri argomenti. Per fare un altro esempio, lo statuto attualmente non permette integrazioni dirette tra gli associati e il resto del mondo industriale. Vorremmo quindi allargare il bacino di partecipanti alla vita associativa, permettendo l’ingresso anche agli utilizzatori finali dei prodotti, che sono l’ossigeno delle nostre imprese. Il tutto ovviamente senza stravolgere le consuetudini che stanno alla base dell’Associazione. A tale scopo, prevediamo di apportare le varie modifiche entro fine anno.”

La parola chiave è quindi “dinamicità” per soddisfare rapidamente le esigenze dei soci. È un concetto che tocca tutti i servizi offerti in generale?
“Direi propri di sì, perché vogliamo rafforzare tutte le attività a favore dei soci, che devono sentirsi liberi di informarci delle loro necessità. Parliamo ad esempio della partecipazione come collettive non solo a fiere nazionali ma anche internazionali, di accordi con società di servizi per facilitare le opportunità di risparmio (come il noleggio auto, i servizi bancari, l’assistenza legale, amministrativa e via dicendo). Come associazione infatti godiamo di un potere contrattuale maggiore rispetto a quello di una singola impresa. Inoltre, avere un sito web più interattivo e dinamico (anche in questo caso) ci permette di sviluppare servizi di promozione sempre più efficaci oltre a quelli classici su carta.”

In particolare quali altri servizi ha in programma?
“Ultimamente Industry 4.0 è diventata il punto di riferimento dell’innovazione industriale, e ogni azienda ha sempre più bisogno di questa logica innovativa. I punti principali su cui mi focalizzerò saranno quindi strettamente legati al continuo rinnovamento per stare al passo coi tempi. Questo include ovviamente lo sviluppo di attività legate a Industry 4.0 per dare il massimo dell’informazione agli associati.
Industry 4.0 quindi non come moda ma come facilità di attuazione, promuovendo incontri mirati per sfruttare tutte le opportunità legate a questo argomento. E intendo sia dal punto di vista tecnologico sia delle agevolazioni fiscali.
L’idea è creare una cultura di Industry 4.0. che porti le imprese a ottenere benefici concreti.
Un altro servizio tocca poi le indagini di mercato. Vogliamo inserire ulteriori tipologie di prodotti, e allargare il bacino dei compilatori includendo le imprese di settore non associate, per garantire una valutazione precisa e completa del business italiano grazie a dati sempre più coerenti.”